Venerdì, 04 Settembre 2009 20:31

Sul tentato stupro a Scampia

Scritto da  Gerardo

Trasmettiamo l'ultima dichiarazione di p. Domenico Pizzuti, dal titolo: Innalzare il costo sociale delle violenze sessuali.





INNALZARE IL COSTO SOCIALE DELLE VIOLENZE SESSUALI


In merito al triste episodio di tentato stupro di una sedicenne nel quartiere Scampia, in prossimità del noto Istituto scolastico “Galileo Ferraris”, a pochi passi dal mio condominio di abitazione, distinguendo chiaramente la responsabilità del diciannovenne che ha abbordato la ragazza da quelle del gruppo di minorenni per così dire “normali” che forse pensavano di fare una “bravata” (un caso di ordinaria pornografia?), almeno due aspetti vanno messi in evidenza.

In primo luogo, un aspetto disatteso da giornalisti e commentatori, a nostro avviso, riguarda l’uso e l’abuso del corpo femminile da parte dei maschi in una cultura tradizionale che rimane nascosto e sofferto dalle donne (non è infrequente picchiare le donne in famiglia specialmente nell’entroterra napoletano), specialmente se la donna non ha autonomia economica. A ciò si aggiunge la messa in mostra continuamente da parte di una tv frivola e di giornali del corpo femminile che non è alla portata di tutti, e che può acuire frustrazioni giovanili ma anche incentivare dimostrazioni di potenza maschile o machismo non controllato in carenza di alternative di affermazione.
D’altronde, anche da parte delle adolescenti che non hanno altre risorse economiche e culturali e che sono soggette alle mode consumistiche, a nostro avviso, il corpo femminile può rappresentare talora l’unico capitale da esibire. Le aspettative più generali nel periodo scolastico riguardano certo amicizie durature tra compagni/e, un amore che duri per sempre come nei numerosi graffiti che sempre più sono diventate una forma di espressione giovanile, opportunità di vita autonoma tramite un ‘ occupazione ed una famiglia felice. È a queste aspettative che bisogna rispondere in maniera non avara da parte della società e delle varie agenzie sociali per una crescita sana degli adolescenti, perché non siano tarpate le ali delle aspirazioni di vita per un futuro felice.

In secondo luogo, la violenza del branco capeggiato da un diciannovenne, mette in evidenza aggregazioni giovanili che sfuggono alle famiglie, alla scuola ed alle numerose associazioni sportive e sociali che pur operano nel quartiere Scampia, e che denotano un loro isolamento e separazione per non lodevoli imprese che non sono affermazioni di personalità, ma di una cultura dell’imposizione e sopraffazione. Di fronte a non esplicite condanne da parte dei genitori dei minori incriminati, secondo cronache giornalistiche, si deve ribadire che famiglie e contesto locale non possono giustificare simili comportamenti che perpetuano la subordinazione della donna. Senza isolare in alcun modo i giovani devono contribuire creare un cordone sanitario per disapprovare e disincentivare violenze sessuali ma non solo, innalzando il loro costo sociale E soprattutto offrire opportunità di crescita e speranze di vita per il futuro.

Napoli, 3 settembre 2009

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